Bonus per dispositivi di protezione e sanificazione ambienti di lavoro

Ad integrazione della nostra circolare n. 16 del 2020, si segnala che il “Decreto Legge Liquidità” (D.L. 23/2020) contiene un ampliamento dell’ambito applicativo oggettivo del credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro (articolo 64 D.L. 18/2020 come modificato dal D.L. Liquidità). Il decreto citato ha, infatti, esteso l’agevolazione per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e sicurezza, idonei a proteggere i lavoratori dall’esposizione accidentale ad agenti biologici e a garantire la distanza di sicurezza interpersonale.

Sono, quindi, spese ammissibili all’agevolazione le seguenti:

  • spese di sanificazione di ambienti di lavoro e di strumenti di lavoro
  • spese per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale dei lavoratori, ad esempio, come da Circolare Ag.Entrate n.9/E del 2020, par. 13.1, mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari.
  • spese per l’acquisto e l’installazione di altri dispositivi di sicurezza a atti a proteggere i lavoratori dall’esposizione accidentale ad agenti biologici o a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, ad esempio, come da Circolare Ag.Entrate n.9/E del 2020, par. 13.1, barriere e pannelli protettivi, detergenti mani e i disinfettanti.

I potenziali beneficiari sono i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione.

La misura del credito d’imposta è:

  • pari al 50% delle spese ammissibili sostenute nel periodo d’imposta 2020;
  • fino ad un massimo di 20.000 euro di credito d’imposta spettante per ciascun beneficiario;
  • fino ad esaurimento risorse stanziate per 50 milioni di euro.

Le disposizioni applicative dovranno essere definite con apposito decreto del Ministro dello Sviluppo economico, da emanare di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, che dovrà essere varato entro il 16 aprile 2020 (30 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto “Cura Italia”).