Nuove specifiche tecniche fatturazione elettronica

Dal 1° febbraio è operativa la versione 1.8 delle specifiche tecniche relative alla fatturazione elettronica, in particolare segnaliamo le novità inerenti ai seguenti argomenti:

  • Dichiarazione di intento:

           – l’introduzione di un nuovo controllo, con codice errore 477, al fine di scartare le fatture collegate ad una dichiarazione d’intento invalidata;

Ricordiamo i dati da riportare nella sezione “Altri dati gestionali” i dati da riportare relativi alla dichiarazione d’intento:

  • nel campo «TipoDato» va indicato “INTENTO”;
  • nel campo «RiferimentoData» va riportata la data della ricevuta telematica rilasciata dall’Agenzia delle Entrate riportante il numero di protocollo della dichiarazione d’intento;
  • nel campo «RiferimentoTesto» va riportato:

         – il numero di protocollo di ricezione della dichiarazione d’intento

         – il progressivo della dichiarazione d’intento.

I due dati vanno indicati nel predetto campo separati dal segno “-” oppure “/”.

  • Reverse charge:

         – utilizzo del Tipo documento TD28 anche in caso di ricezione da parte di un operatore residente di una fattura emessa con Iva da un soggetto non residente identificato in Italia,

             per assolvere l’Esterometro;

Di seguito, vengono illustrate le modalità di compilazione della fattura utilizzando il TD28, secondo gli ultimi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate:

  • nel campo «CedentePrestatore» i dati identificativi del cedente/prestatore estero e non i dati di identificazione Iva nazionale del soggetto non residente.

N.B.: Ricordiamo che ancora oggi molto spesso i soggetti non residenti utilizzano in fatturazione irregolarmente il codice identificativo nazionale, che deve essere utilizzato solo quando il soggetto non residente è debitore dell’imposta in Italia;

  • nel campo «data» deve essere indicata la data di effettuazione dell’operazione indicata nella fattura emessa dal cedente/prestatore non identificato;
  • per «il numero» è necessario utilizzare la numerazione progressiva scelta dal mittente;
  • per «i dati fatture collegate» l’AdE suggerisce di utilizzare il numero e la data della fattura originale emessa dal fornitore non stabilito.

N.B.: Questa fattura va comunque conservata, meglio se elettronicamente e di abbinarla (con un link elettronico) ai dati forniti con l’Esterometro.

Come ultima informazione, l’imponibile e l’imposta come indicata nella fattura originaria analogicamente ricevuta.