Detrazione delle spese scolastiche

Si ricordano di seguito le detrazioni spettanti per le spese sostenute a fronte delle attività scolastiche, ovvero per le spese per la frequenza di scuole dell’infanzia (scuole materne), scuole primarie e scuole secondarie di primo grado (scuole elementari e medie) e scuole secondarie di secondo grado (scuole superiori), siano queste scuole pubbliche o istituti paritari privati.

Si elencano le spese detraibili:

  • le tasse scolastiche,
  • le spese per la mensa scolastica,
  • i servizi scolastici integrativi (come il pre scuola),
  • le gite scolastiche,
  • l’assicurazione,
  • i corsi facoltativi fuori dall’orario scolastico, ecc.

Restano escluse dalla detrazione le spese sostenute per l’acquisto di materiale di cancelleria e di testi scolastici per la scuola secondaria di primo e secondo grado.
Per il sostenimento di tali spese viene riconosciuta una detrazione IRPEF al 19% su un importo annuo massimo di 800 euro per studente, da ripartire tra gli aventi diritto.
Un’apposita detrazione IRPEF, sempre al 19% compete per le spese sostenute in favore di minori e maggiorenni con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado, per l’acquisto di strumenti compensativi e di sussidi tecnici e informatici necessari all’apprendimento, nonché per l’uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento delle lingue straniere.

Le spese ammesse in detrazione in ambito extrascolastico sono:

  • le spese, per un importo non superiore a 210 euro, sostenute per la pratica sportiva dilettantisticadei ragazzi tra i 5 e i 18 anni, in relazione all’iscrizione annuale e all’abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine e altre strutture e impianti sportivi
  • per le spese per l’iscrizione annuale e l’abbonamento di ragazzi tra i 5 e i 18 anni a conservatori di musica, istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), scuole di musica iscritte nei registri regionali nonché cori, bande e scuole di musicariconosciuti da una Pubblica Amministrazione, per lo studio e la pratica della musica; detrazione limitata ai contribuenti con il reddito complessivo non superiore ai 36.000 euro e comunque entro il limite di spesa di 1.000 euro per ciascun ragazzo.

Si rammentano inoltre le seguenti detrazioni inerenti ai figli:

  • le spese sostenute dai genitori per il pagamento delle rette di frequenza degli asili nido(pubblici o privati) che danno diritto ad una detrazione IRPEF al 19%, per un importo massimo di spese pari a 632 euro per ciascun figlio, e va divisa tra i genitori sulla base dell’onere da ciascuno sostenuto.
  • le spese per la frequenza di corsi di istruzione universitaria (compresi, tra l’altro, i corsi universitari di specializzazione, i corsi di perfezionamento, i master universitari e i corsi di dottorato di ricerca); tra le spese ammesse alla detrazione ricordiamo anche i canoni di locazionesostenuti dagli studenti universitari fuori sede.

Per beneficiare di tutte le detrazioni IRPEF al 19% sopra indicate è necessario che i relativi pagamenti siano effettuati con mezzitracciabili” (versamento bancario o postale, carte di debito e prepagate, assegni bancari e circolari), dimostrabile con l’annotazione in fattura o fornendo prova della transazione.

In pratica, occorre effettuare apposita annotazione nella fattura (o nella ricevuta fiscale o nel documento commerciale), da parte del percettore delle somme corrisposte dal contribuente, o, in alternativa, l’utilizzo di sistemi di pagamento “tracciabili” può essere dimostrato mediante prova cartacea della transazione (tramite ricevuta della carta di debito o di credito, copia del bollettino postale, del MAV, dei pagamenti con PagoPA, dell’estratto conto, ecc).
Si ricorda, infine, che le sopracitate detrazioni sono parametrate al reddito complessivo.

 

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